lunedì 20 giugno 2016

Una nuova nascita.

Per me è una data molto speciale e la sentirò vicino a me anche con il passare degli anni.
Alle ore 17:22 dell'11 giugno 2016 è venuto al mondo il mio amore, il mio grande tesoro.
Il lungo travaglio iniziato la notte prima alle 01:30 è stato un mix tra dolore intenso e la voglia di vederlo al più presto tra le mie braccia.
Le ore scorrevano e le contrazioni aumentavano. Non ne potevo più, è vero, ma c'è la dovevo fare, dovevo continuare a spingere. I minuti sembravano interminabili. La mia testa pensava di non aver mai sopportato un dolore simile, un dolore così intenso che ti quasi ti manca il fiato.
La mia voce strillante e rauca, il mio corpo ormai sfinito. Ero al limite della sopportazione, la sensazione di desiderare ancora qualche minuto di rilassamento e di riprendere fiato per dare spinte ancora più potenti. Ma non era possibile, lui voleva uscire, ormai c'ero quasi.
Ero troppo concentrata sul dolore che cercavo di attenuare pensando al mio William.
L'ultima spinta me la ricorderò sempre.
I miei occhi fissi sulla parete in alto, il mio compagno di fronte a me vicino all'ostetrica.
Io premevo le mie gambe sui loro petti per dare le spinte giuste.
L'ultimo movimento deciso ed ecco che mi sento svuotata dal peso e dal dolore.
Mi porgono William sul petto. Due secondi dopo il suo primo pianto.Il suo corpo caldo sul mio.
Lui si stringe a me, io gli guardo gli occhi e penso di avere tra le mani qualcosa di magnifico.
Poi mi volto verso il mio compagno che già aveva gli occhi lucidi e amorevoli verso il nostro piccolo amore. Strinse il suo indice nel suo minuscolo pugno e subito lo richiude su di sé, come se volesse incastrarlo nella sua dolcezza.
Non avevo mai visto nulla di più romantico e speciale, un legame che già ci univa tutti e tre.
Siamo una famiglia. Ecco cosa siamo adesso. E come tutte le cose belle, anche un amore così infinitamente intenso merita un accudimento speciale.
E' faticoso prendersi cura di un'altra vita. Ci sono momenti in cui credo di non farcela, di non sapere che cosa fare quando si presenta una situazione a me sconosciuta, di stare male io stessa quando sta male lui. Ma essere mamma è essere anche imperfetta.
E' essere stanca ma continuare a guardarlo dormire, perché non credevi che potesse essere così rilassante.
E' essere piena di faccende da sbrigare ma preferire passare il tempo con lui, perché sai che il tempo non si ferma e non ti ridarà indietro i momenti speciali che ti perdi.
E' avere fame ma rimandare il tuo pasto per allattare lui.
E infine è sentirsi più appagata nonostante ogni giorno si combatte tra impegni e tra amore da dedicare alla propria famiglia.
Accudire un'altra creatura non è per tutti. Non è avere sempre la risposta giusta ad ogni problema che si presenta davanti. Non è vantarsi di quante ore dorme in più rispetto a un altro, non è vantarsi di quanto sia bravo a mangiare tutti i pasti o di quanto tempo libero riesce a dedicare a sé stessa la mamma.
Quando si diventa mamma è chiaro a tutti che la vita cambia, e questo spaventa moltissime persone che il più delle volte preferisce rimandare questo evento a quando si sentirà pronta.
Ma la realtà è che il momento perfetto non esiste. Bisogna crearlo se lo si vuole davvero.
Perché oltre ai momenti faticosi c'è ne sono altrettanti meravigliosi... e non parlo solo dei primi sorrisi, o della prima volta che il bimbo dice ''mamma'' o ''papà''.
E' la fantastica sensazione di poter crescere con lui, e io che ho solo 22 anni lo trovo ancora più perfetto.
So benissimo che farò rinunce, che i miei sabati sera non saranno più da discoteca o da girare nei pub fino alla mattina.
So bene che mentre i miei coetanei progetteranno la loro prossima vacanza in chissà quale posto meraviglioso.
Ma a qualcosa bisognerà pur rinunciare e io ho scelto quello di cui non mi sarei mai pentita.
Ho scelto una famiglia, ho scelto di prendermi cura di loro.
Perché loro non sono il vuoto che dovevo colmare oppure un momento di ''pazzia'' data la mia giovane età.
Non so come cambierà la mia strada, quali sono gli ostacoli che incontrerò con il tempo, ma so solo che voglio vivermi ogni attimo con la mia famiglia, con il mio bambino.
Perché ogni volta che lo osservo in ogni suo gesto, quando parlo di lui o quando gioco con lui, i miei occhi si accendono, si riempono di una luce che diventa più forte del sole stesso.
Il suo sguardo brilla e risplende sul mio volto, come se fino a quel momento non fosse mai esistito nulla di più splendente.
Non ho aspettative di perfezione. Spero di poterlo seguire nei piccoli passi verso la crescita, sia fisica che morale.
E anche se gli anni passeranno e un giorno lo vedrò scivolare via da me, non avrò paura e non tenterò di tenerlo legato a me come se volessi impedirgli di crescere.
Gli insegnerò a cavarsela durante le difficoltà, a sudare se vorrà raggiungere un obiettivo, a non pretendere di voler tutto e subito anche quando non ci saranno le possibilità per farlo, di accompagnare la testa con il cuore, e sopratutto a non mollare mai davanti a un sogno, di inseguirlo e realizzarlo con tutto sé stesso.






2 commenti:

  1. tanti auguri bellissima!
    assapora ogni momento!!
    un bacio alla tua famiglia e a te grande piccola donnna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille carissima! :)
      Me lo godo tutto il mio pargoletto, è una grande gioia.
      Un bacione anche a te!

      Elimina