lunedì 16 maggio 2016

14 marzo 2014

Oggi è una di quelle giornate in cui ti abbandoni.
Quando decidi di nasconderti e diventare invisibile agli occhi di tutti, perfino di te stessa.
Quando puoi togliere la maschera della felicità e mostrarti veramente per quello che sei: 
un'anima distrutta per mano propria.
Una dichiarazione di guerra, anni di combattimento, e la medesima sconfitta: la bulimia. 
Odio perfino chiamarla così, non se lo merita per tutte le vittime che prende e decide di lacerare. 
Perché non è solo una malattia fisica, ma anche psicologica che ti demoralizza, altera ogni tuo stato quotidiano: mentre dormi, mentre ridi, mentre piangi. Non importa cosa tu stia facendo, perché lei è sempre lì a fianco a te, pronta ad accoglierti. 
All'inizio è una situazione che non riesci nemmeno più a gestire e a capire come sconfiggere, poi passa il tempo e ti accorgi che nulla è cambiato e nulla hai ancora risolto perché semplicemente ci ha fatto l'abitudine a sentirti vuota ogni volta che ti abbuffi. 
Tu non potrai mai essere come gli altri, perché gli altri pensano ad altro durante il giorno, ma tu no. 
Tu no, tu hai il pensiero di dover sopravvivere alla giornata, anche se però con il tempo ti accorgerai che abbuffarti diventerà un bisogno fisiologico.
Non guarirai mai, perché avrai sempre in testa il giorno in cui potrai rifarlo e risentire di nuovo un certo piacere. 
Ma poco a poco ti consuma. 
Ti lacera ogni frammento funzionante del tuo cervello che ti implora di resistere alle ''tentazioni'', ti chiederà addirittura di non uscire il sabato sera per rimanere a casa per riempirti, ti farà credere che non c'è nulla di più bello che passare il tempo con il cibo.
E improvvisamente la tua vita prenderà una piega diversa, perché ti trasformerai nell'opposto in cui non avresti mai voluto diventare, e ogni cosa che prima ritenevi importante, ora non lo è più. 
Diventerai troppo ''intelligente'' per capire che non riuscirai mai a uscirne fuori, perché questa malattia ti farà star male solo con te stessa, e mai con gli altri. 

Capirai l'importanza di amarti e non di farti amare.

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