mercoledì 11 maggio 2016

2 Luglio 2014


Me la porterò sempre dietro, non basta cambiare città o andare in vacanza per qualche giorno. 
No, ti segue ovunque, anche mentre sei felice lei arriva e ti trascina con sé nello sprofondo. A questa malattia non sai dirle di no in fondo, è sempre stata un'amica quando ti sentivi a terra. Solo che ora è troppo, ti prende e non ti lascia più. Non ti permette di respirare o una via di fuga, e tu con forza cerchi di liberarti. 
Da fuori non si vede niente e sembra tutto normale, ma le prove che in realtà niente va bene è sotto la maglia che nasconde i chili di troppo, i braccialetti che confondono quei tagli sui polsi, i miei occhi stanchi e sempre arrossati, i miei denti doloranti, il mio corpo sempre fiacco e il mio silenzio anche quando dovrei arrabbiarmi brutalmente. 
Nei film ci sono sempre scene in cui, anche la persona più sola, viene chiamata o cercata, 
scene in cui c'è sempre qualcuno che ti sta aspettando in un posto che non immagineresti nemmeno, 
scene in cui c'è sempre qualcuno pronto a consolare il tuo dolore, 
scene in cui chi se ne va per rabbia, poi ritorna sempre perché ti vuole troppo bene per lasciarti.
Questi film che ti illudono, 
poeti del cazzo che ti mettono in rima due frasi facendoti credere che gli amori possono durare per sempre. 

Ma la realtà è che chi è solo rimane solo, 
e chi spera che qualcuno ritorni, quest'ultimo non ritornerà mai. 






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